Siamo in provincia, in un antico borgo rurale del medio Friuli dove l’osteria è concepita come luogo di incontro e di scambio culturale. “AB” sono le iniziali della ristoratrice, Anna Barbina. Ha scelto di inserirle nel nome del ristorante non per manie di grandezza, ma per sottolineare come questo ristorante rappresenti la sua personale idea di cucina. La cucina racchiude in sé un elemento dinamico senza pari in base a cui cercare di creare piatti nuovi e scoprire sapori diversi. Il motore di questa ricerca è la creatività, che insieme alla formazione rappresenta la vera anima di uno chef.
La carta dei vini propone i migliori assaggi del Carso triestino, del Collio e Colli orientali, di Slovenia e Croazia e di diverse regioni italiane, oltre ad alcune rarità da abbinare alla cucina innovativa.
I vini sono perlopiù del Friuli Venezia Giulia, ma in cantina troviamo anche ottime etichette di spumanti e altri vini di fuori regione.
La cucina, ispirata al maestro Gianni Cosetti che qui “officiò” tra il 1998 ed il 1999 e da cui Annamaria seppe cogliere i segreti, si è poi evoluta aprendosi a una costante innovazione declinando profumi e sapori delle Risorgive in opere di puro gusto.
La cura per i prodotti del territorio e la ricerca di piccoli artigiani del gusto locali è instancabile. Il tutto accompagnato da una pregiata carta dei vini, prevalentemente friulani, e da una selezione di vini locali del Paron Aurelio.
Il Paradiso è un bouquet di sale grandi e piccine. Incantevole l’antico fogolâr dietro al quale la grande veranda si affaccia sul giardino interno, ricavato dai magazzini del Settecento.
E’stato più volte rinnovato dalla famiglia Treppo ed è luogo di ritrovo per eccellenza, attrezzato anche per meeting, cene aziendali o cerimonie.
Il menù spazia dalla sapiente tradizione carnica a quella, sempre piacevole, di pesce, accompagnata da una carta dove c’è tanto Friuli, in vasta scelta.
Carta dei vini prestigiosa e ben costruita dal sommelier Massimo Botter, abbinata abilmente alla cucina dello Chef Marco Talamini, un connubio ideale per chi vuole concedersi un’esperienza gastronomica davvero piacevole.
Dopo un significativo periodo di formazione ed esperienza all’estero, Paolo Kratter dà il via alla trasformazione di quella che già negli anni 1990 era una bella baita di montagna ai piedi delle piste da sci e che ora vede impegnata la famiglia al completo: la moglie Irene e i figli Stefano, Federico e Sofia.
Il concept oggi è Mondschein – A Taste of the Dolomites. L’ambiente risveglia le inconfondibili sensazioni di benessere delle case alpine mentre il frizzante approccio dello chef Marco Da Rin Bettina e della sua brigata sorprende con una cucina fresca e disinvolta, che esprime con eleganza contemporanea le più autentiche tradizioni culinarie locali, regalando agli ospiti una vera e propria food experience.
La carta dei vini spazia dalle etichette più note ai piccoli produttori “di ricerca”. Degno di nota il digestivo amaro alle erbe, il “Nonna Ines”, autentica ricetta di famiglia, tramandata da quattro generazioni.
Un curatissimo campo da golf da 9 buche, le immancabili camminate all’aria aperta per la bella stagione e, in inverno, un adrenalinico tour in motoslitta completano l’esperienza al Mondschein.
Ampia la proposta di vini bianchi friulani e spumanti, in sintonia con la cucina, ma ottime etichette anche di rossi. Sala e cantina sono diretti da Gianluca.